L'ALTRO TEATRO Stagione 2023/2024

Veröffentlicht am 30.10.2023

16 NOVEMBRE 2023 - TEATRO CAMPLOY (VR)

COME UNA SPECIE DI VERTIGINE. IL NANO, CALVINO, LA LIBERTA'


“ COME UNA SPECIE DI VERTIGINE. IL NANO, CALVINO, LA LIBERTA'” è un tributo a Calvino in onore del centenario della sua nascita e, allo stesso tempo, un tributo alla libertà. Lo spettacolo diventa l'occasione per riflettere su quel
passaggio delicato e fondamentale in cui la “mia” libertà diventa la “nostra” libertà, per provare a rintracciare un nuovo significato condiviso che ci riposizioni, tutti, uno accanto all’altro e non più uno
di fronte all’altro o, ancor peggio, uno contro l’altro. Per farlo Mario Perrotta prende ispirazione dalla trilogia "I nostri antenati"; nella quale lo stesso Calvino nella prefazione scrive: “una trilogia sul
come realizzarsi esseri umani, tre gradi di approccio alla libertà”. Ed è tutto lì in quella frase, in quei capolavori letti prima con lo stupore giovanile e poi con il disincanto dell’adulto, è tutto in
quell’anelito di libertà.


24 NOVEMBRE 2023 - TEATRO CAMPLOY (VR)

CHAMELEONS


Il nostro antropocentrismo ci ha portato a sfruttare la terra e i suoi abitanti come se fosse un campo di conquista da sfinire, come se le sue risorse fossero
senza fondo, senza rispetto, senza cautela, senza prevedere i danni che avremmo causato, senza pensare al nostro futuro. Ogni tanto però accade qualcosa che ci ricorda che il mondo
segue le sue regole, non le nostre, e che siamo qui solo di passaggio.
Come diceva Einstein, "nel mezzo delle difficoltà stanno le opportunità", che nel nostro caso significa adattarci e cambiare, così come fanno i camaleonti.
Charles Darwin affermava: “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella che si adatta meglio al cambiamento" .


6 DICEMBRE 2023 - TEATRO CAMPLOY (VR)

TIPI UMANI SEDUTI AL CHIUSO


Prolifica, dissacratrice, romantica, Lucia Calamaro ha indagato l’essere umano nelle sue pieghe più nascoste e doloranti. I tipi umani del titolo sono sette persone in una biblioteca, dove libri e tavoli diventano un habitat di
sicurezza e di conforto, ma anche di litigio e violenza, espressione di un’umanità varia e spesso disperata, problematica ma anche felice, tutta china su delle pagine di carta che girano e girano, e penne che scrivono
e graffiano i fogli fino a diventare, a volte, un concertato musicale.


12 DICEMBRE 2023 - TEATRO CAMPLOY (VR)

BROKEN SONGLINES TRE MANOSCRITTI


Performing reportage che racconta attraverso le immagini, le storie, i suoni, i canti, il viaggio dalla Cina all’Europa, Marco Polo à rebours, compagni di viaggio tre manoscritti antichi: uno nestoriano, uno
buddista e uno sufi. In cammino, con pellegrini, nomadi e popolazioni in fuga, cercando la bellezza nei luoghi più bui, e i luoghi sacri condivisi. Un viaggio tra i confini spirituali, nei crocevia dei regni dimenticati, dove
scintillano le fedi e le tradizioni dei deboli ed indifesi, scoprendo le crepe nella teoria del cosiddetto scontro di civiltà. Monika Bulaj costruisce un atlante delle minoranze a rischio in
una performance multimediale, dando forma a una narrazione improvvisata, di volta in volta adattata alla storia del luogo, ai suoi approdi e partenze.


18 GENNAIO 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

STUPIDA SHOW


"Stupida Show" è un monologo di stand up comedy interpretato da Paola Minaccioni, una delle artiste più amate del teatro, del cinema e della televisione italiana, e scritto da Gabriele Di Luca,
anche regista insieme a Massimiliano Setti. Uno spettacolo firmato da Carrozzeria Orfeo per cuori coraggiosi in cui un'attrice ci accompagnerà nell’inconfessabile e nell’indicibile,
nei nostri piccoli inferni personali per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. E' il racconto
di chi è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità e ha voglia di dircene quattro.


25 GENNAIO 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

GRAVITAS


GRAVITAS è una performance giocosa sulla gravità; un'indagine sperimentale e multimediale su questo insolito argomento; una combinazione atmosferica di danza, suoni sferici, luci e video. L'interazione
tra coreografia e scena crea un tutto cosmico in cui spazio e tempo si dissolvono in una creazione che alterna stati di pesantezza a stati di assenza di gravità instabili e onirici. La gravità è una forza fisica fondamentale
che si manifesta nella reciproca attrazione dei corpi. Sulla Terra provoca la caduta dei corpi dall’alto verso il basso; nel Sistema Solare determina le orbite di pianeti, comete, satelliti e lune. Garantisce la stabilità
dell'intero universo. Ma cosa succede quando questo principio viene abolito?


1 FEBBRAIO 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

SOLO QUANDO LAVORO SONO FELICE


Questo è lo spettacolo giusto per chi ama il proprio capo, per chi lo odia, per chi è il capo di se stesso e si ama e si odia, per chi lavora troppo, per
chi lavora troppo poco, per chi sta inventando lavori, per chi sta pensando di sbattere finalmente la porta e andare via. Il ritratto di una generazione che quello che fa lo fa sempre, che è
operativa tutto il giorno, tutti i giorni. Dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da
interrompere. Un'esilarante riflessione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sull'autoaffermazione che a tratti diventa disperazione.


27 FEBBRAIO 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

ECLOGA XI


Un omaggio alla poesia di Andrea Zanzotto, la cui opera rivela una natura complessa e cangiante, inafferrabile ma non oscura. Il poeta del paesaggio, attraverso la visionedella devastazione del paesaggio e la crisi
del paesaggio interiore, della psiche e della lingua, afferra e connette le cause e gli effetti di un dolore che rende muti. Il sottotitolo, “un omaggio presuntuoso alla grande ombra di Andrea Zanzotto”
richiama quell’ “omaggio presuntuoso alla grande ombra di Virgilio” di cui il poeta parlava provando a definire le sue "IX Ecloghe", raccolta di versi pubblicata nel 1962. Non è un gioco di parole, ma
la descrizione perfetta di una relazione complessa e vitale con una tradizione precedente, che stavolta Anagoor intavola con il poeta di Pieve di Soligo.


22 MARZO 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

ORFEO E EURIDICE / MELANCHOLIA / DELIRANTE TENEREZZA


Doppio programma di serata. Da una parte l'universo coreografico raccontato in ORFEO E EURIDICE / MELANCHOLIA, e ispirato ai testi di Virglio e Ovidio ma anche al celebre film di Lars Von Trier, si
rivela ricco di corpi possenti, di movimenti tellurici, di dinamismi mozzafiato, di immagini sospese tra il reale e l'irreale. La seconda parte DELIRANTE TENEREZZA è dedicata invece al tema della nascita, tra la
paura di toccare la prima volta un bimbo e la gioia di essere finalmente assieme.


27 MARZO 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

UNA GIORNATA QUALUNQUE DEL DANZATORE GREGORIO SAMSA


Eugenio Barba firma per Lorenzo Gleijeses la sua prima regia al di fuori dell’Odin Teatret. La scintilla che ha messo in moto il processo di creazione è scaturita dall’accostamento dell’opera di
Kafka con gli oggetti coreografici creati da Michele Di Stefano. Ne è nato uno spettacolo in cui si intersecano tre diversi nuclei narrativi: alcuni elementi biografici dello stesso Kafka; la vicenda di Gregorio
Samsa, personaggio centrale de "La Metamorfosi"; e quella di un immaginario danzatore omonimo, che rimane prigioniero della ripetizione ossessiva dei propri materiali performativi.


19 APRILE 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

L’ANGELO DELLA STORIA


Con opere trasversali e stratificate, Sotterraneo si muove attraverso i formati, focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare
il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale. "L’Angelo della Storia" propone decine di aneddoti paradossali, una mappa di avvenimenti storici in cui qualcuno compie un gesto assurdo ma capace di sintetizzare le contraddizioni di un’intera epoca. Nel dipanarsi di questi racconti, Sotterraneo interagisce col pubblico per operare dei “salti” all’interno
del materiale storico, attraverso approfondimenti testuali, fotografie, estratti video storici e cinematografici, incontri fantasmatici con personaggi del passato a cui porre domande.


23 APRILE 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

RESPIRA + DUX + SECRET


Un trittico di serata composto da: RESPIRA, DUX e SECRET. RESPIRA indaga il corpo, la sua relazione con l’ambiente e le sue infinite possibilità di movimento. In DUX due corpi, così simili e così diversi, si legano insieme come un respiro, come filamenti di DNA. Il tempo, il movimento e la diversa fisicità, sono l’approccio scenico di DUX. Questo duo maschile, possiede una caratteristica fondamentale: qualità di movimento proposta all’interno di un'estetica contraddittoria. Infine SECRET, liberamente inspirato al romanzo “Il racconto dell’Ancella” di Margaret Atwood, indaga la relazione fra due figure femminili, custodi di un segreto, di una possibilità.


10 MAGGIO 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

OTTANTANOVE


1789: la Rivoluzione esplode in Francia, dilaga in tutta Europa e segna indelebilmente il mondo in cui tuttora viviamo. Ma che cosa ne rimane oggi? Elvira Frosini e Daniele Timpano, affiancati in scena da Marco Cavalcoli, con la loro scrittura affilata e spietatamente ironica, scandagliano l’apparato culturale occidentale, per arrivare a smascherare tutte le sue retoriche e i suoi miti fondativi.
Passato e presente, storia francese e storia italiana, modernità e postmodernità si sovrappongono in questo lavoro vincitore del Premio Ubu 2022 come  miglior nuovo testo italiano. Un percorso volto a mettere in crisi le nostre vite “democratiche” e l’immaginario legato al concetto di rivoluzione. Una rivoluzione è ancora possibile oppure si tratta di una cosa vecchia, novecentesca, conclusasi in un altro tempo e in un’altra Storia?


23 MAGGIO 2024 - TEATRO CAMPLOY (VR)

IL TANGO DELLE CAPINERE


"Il tango delle capinere" è la danza della vita di due innamorati: sulle note di vecchie canzoni, si compone un mosaico dei ricordi che rende più sopportabile la solitudine di chi disgraziatamente sopravvive all’altro.
E’ l’approfondimento di uno studio, “Ballarini”, che faceva parte della “trilogia degli occhiali”. In questa occasione quel germe diventa uno spettacolo a sé stante, delicato e commovente. Una vecchina fruga
dentro un baule. Estrae un flacone di pillole, un velo da sposa, un telecomando, tanti palloncini colorati… Da un altro baule arriva la musica di un carillon. Compare un uomo anziano. Indossa un vecchio abito da cerimonia
liso dal tempo. L’uomo guarda la donna e sorride. Subito la raggiunge. L’abbraccia. La donna appoggia la testa sulla spalla di lui. Lui le fa una carezza. Lei lo tiene stretto. Ballano.


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