L'ALTRO TEATRO - Stagione 2025 -2026

Published 21.10.2025

Come As You Are non è solo il titolo di una celebre canzone, ma il filo conduttore della nuova stagione di Verona L’Altro Teatro: un invito semplice e radicale a presentarsi senza filtri, così come si è.
Il teatro si apre come spazio accogliente e condiviso, dove la cultura nasce dall’incontro, dal dialogo e dalla partecipazione. Non servono conoscenze o strumenti particolari: basta esserci.

Ogni spettacolo diventa parte di un disegno più ampio, un mosaico di linguaggi e sensibilità che insieme compongono una comunità viva, capace di riconoscersi nelle differenze e di farne la propria forza.
Dal teatro civile alla danza, dalla tragedia antica al varietà, la stagione intreccia generi e visioni per riflettere su identità, inclusione e trasformazione.

In questo viaggio trovano spazio voci e mondi diversi: Babilonia Teatri con Foresto esplora l’alterità linguistica e culturale; Davide Enia intreccia memoria e coscienza civile; Anagoor con Baccanti indaga trance e comunità; Emma Dante racconta il femminicidio come ferita sociale; Giorgio Gallione e Lodo Guenzi rendono omaggio all’ironia civile di Dario FoLeonardo Lidi affronta l’amore contemporaneo; Giuliana Musso dà voce alle madri dimenticate.

Tra sogno e realtà, CaroselloCiccio SperanzaPanoramic BananaAmletoMA–machina materParadiže e Asteroide celebrano fragilità, resistenza e differenza.
Ogni opera è un tassello di un percorso che attraversa confini fisici, emotivi e simbolici: corpi che si trasformano, identità fluide, quotidianità che diventa gesto di resistenza e appartenenza.

Come As You Are è il manifesto di una stagione che accoglie le identità di tutti e le trasforma in occasioni di incontro, dialogo e bellezza.
Perché il teatro non è solo rappresentazione, ma esperienza condivisa, uno spazio in cui riconoscersi e ritrovarsi, liberi, curiosi e sempre umani.

13 NOVEMBRE 2025 - TEATRO CAMPLOY (VR)

FORESTO - LA NOTTE POCO PRIMA DELLE FORESTE (Prosa)


Foresto, tratto da“La notte poco prima delle foreste” di Bernard-Marie Koltès, porta in scena un incontro tra lingue. Tra francese, italiano e dialetto. Tra lingua scritta e orale. Tra LIS e musica elettronica. Un attore, un performer LIS e un musicista danno vita a una creazione ibrida dove le differenze convivono. Le differenze attraversano la scrittura di Koltès e abitano la scena. 

Lo spettacolo presenta audio a volumi elevati e parti del testo contengono un linguaggio denigratorio e offensivo.


04 DICEMBRE 2025 - TEATRO CAMPLOY (VR)

BACCANTI (Prosa)


Questo nostro Baccanti riraccontato con gli allievi dell'Accademia Carlo Goldoni del Teatro Stabile del Veneto è dunque una pratica magica curativa per un mondo malato ed arido, terra devastata e sprecata, che transita per una primavera di rabbia, furia e maledizioni, una protesta che chiede di ritrovare ciò che è andato perduto nella pretesa dell'identità, nella follia della supremazia che trascina ogni esperienza politica al fallimento.

Durante spettacolo saranno presenti luci stroboscopiche e musica a volumi alti.


11 DICEMBRE 2025 - TEATRO CAMPLOY (VR)

PANORAMIC BANANA (Danza)


Un caleidoscopio di danze ed immagini immerse in una sonorità ibrida, calda come una fornace; una proliferazione di sistemi coreografici che sembrano rimandare ad un nuovo folklore, evocativo di un mondo a venire, in cui il disordine delle cose è la regola, e l’ambiente si fa torbido e pulsante, finalmente indisturbato nel suo desiderio di ‘rewilding’. Panoramic Banana è una collezione di suoni, danze ed immagini, apparecchiate come un catalogo, che alludono ad una storia di conquiste e soprusi, perpetrata in un resort ai confini del mondo. E


16 GENNAIO 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

AUTORITRATTO (Prosa)


Un autoritratto intimo e collettivo che riavvolge il filo sulle vicende di Cosa Nostra avvenute in Sicilia e a Palermo attraverso un’accurata analisi personale e collettiva lunga più di trent’anni.  Il vissuto dell’autore si intreccia alla cronaca nera dell’epoca.
Il racconto passa dal parlato al canto e poi al cunto, la tradizionale forma di narrazione popolare siciliana. Enia in scena interpreta se stesso e ripercorre la sua vita in un percorso di memoria e di autoanalisi si elabora il dolore personale per comprendere quello dell’intera comunità siciliana


23 GENNAIO 2026 -TEATRO CAMPLOY (VR)

AMLETO (Danza)


Attori professionisti, dilettanti, malcapitati, timidi intellettuali, registi, parrucchieri, esibizionisti, danzatori, assicuratori annoiati, sostituti dell’ultimo minuto, critici, virtuosi e sfigati si contendono il titolo di protagonista dello spettacolo. Reali candidati che non sanno quello che li aspetterà in scena. Il loro unico riferimento è un manuale di istruzioni inviatogli due settimane prima. Ciascuno si prepara da solo e si presenta a teatro direttamente per salire sul palcoscenico. Guidati da una incorporea voce fuori campo e seguiti da secondini muti, i candidati si sfidano in una serie di prove che sintetizzano i principi formali dell’opera shakespeariana.


29 GENNAIO 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

L'ANGELO DEL FOCOLARE (Prosa)


Dentro una famiglia, un giorno, l’abituale violenza del marito sulla moglie si trasforma in un femminicidio. L’uomo la uccide spaccandole la testa con un ferro da stiro. La donna giace a terra, morta, ma la sua morte non è sufficiente: nessuno le crede. Così che la donna, come l’angelo del focolare nella cui grottesca immagine si ritrova incastrata, sarà costretta ad alzarsi e a rientrare nella stessa routine, pulendo la casa, occupandosi del lavoro domestico, preparando da mangiare al figlio e al marito, accudendo l’anziana suocera. Ogni mattina, i familiari la trovano morta e non le credono. 

Durante lo spettacolo saranno utilizzate luci stroboscopiche.


05 FEBBRAIO 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

MORTE ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO (Prosa)


Nel 1921 un emigrante italiano “volò” fuori dalla finestra del palazzo della polizia di New York: è questo l’episodio che Dario Fo prende a pretesto per “Morte accidentale di un anarchico“, una farsa tragica, divertentissima e inquietante che dopo più di cinquant’anni è ancora oggi rappresentata con grande successo in tutto il mondo. La “morte accidentale“, così ironicamente definita da Fo, è in realtà quella dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato il 15 dicembre 1969 dal quarto piano della Questura di Milano durante uno degli interrogatori relativi alla strage di Piazza Fontana. Un “malore attivo”, così lo definì l’inchiesta.


19 FEBBRAIO 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

MA - MACHINA MATER (Danza)


Esiste una machina mater? Un dispositivo votato alla cura e all'empatia a tutela dell'essere umano? Qual è il suo stato di salute oggi, nel mondo? Schema innato di percorsi chimici e neurali nella dimensione materiale, appreso/ereditato dalle madri del mondo, ha esso ancora una controparte più sottile in forma di pensiero, pronta a funzionare riconoscendo l’altro da sé come figl*. L’idea di blueprint permea la ricerca compositiva di Laura Moro che crea una partitura cinetica intorno ad un’unica frase motoria, editandola attraverso l’incontro con la musica di Mauro Martinuz e le immagini video di Giulio Favotto. 


26 FEBBRAIO 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

COME NEI GIORNI MIGLIORI (Prosa)


Dopo il fortunato debutto in prima assoluta del 2023, questo spettacolo torna in scena per raccontarci l’amore tra A e B. Poco importa chi sono veramente questi due amanti, ciò che conta sono le loro anime, travolte da questo sentimento inesplorabile. Piccoli oggetti, gesti quotidiani, gli scontri, gli avvicinamenti, il segreto inesprimibile di tutto ciò che costituisce la vita di una coppia, nelle sue gioie e nei suoi dolori, dall’inizio alla fine. 


05 MARZO 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

MIO EROE (Prosa)


Il tema generale è la guerra contemporanea, il soggetto è ispirato alla biografia di alcuni dei 53 militari italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF (2001- 2014), la voce è quella delle loro madri.  Le madri testimoniano con devozione la vita dei figli che non ci sono più, ne ridisegnano il carattere, il comportamento, gli ideali. Costruiscono un altare di memorie personali che trabocca di un naturale amore per la vita. Cercano parole e gesti per dare un senso al loro inconsolabile lutto ma anche all’esperienza della morte in guerra, in tempo di pace. 


12 MARZO 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

ATEROIDE (Danza)


Un omaggio al musical, alle sue travolgenti e paradossali logiche, alle storie d'amore che finiscono improvvise come un asteroide e alla nostra umana, intollerabile finitezza.

Con la consueta ironia, Marco D'Agostin costruisce una partitura per voce e corpo che muovendosi tra paleontologia, danza e sentimento racconta gli infiniti modi coi quali la vita trova sempre il modo di resistere.


09 APRILE 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

CAROSELLO (Prosa)


Un viaggio indimenticabile nel mondo del Carosello e del mito italiano fatto di gag, canzoni, coreografie che riportano alla ribalta una parte della nostra storia legata al meraviglioso, leggero, elegante, divertente, poetico spettacolo di Varietà. Da Giorgio Gaber al Quartetto Cetra, da Bice Valori al Trio Lescano passando da Ave Ninchi fino agli indimenticati brani di Carosello da cui lo spettacolo prende il nome.


16 APRILE 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

PARADIZ A BITTER COMEDY (Prosa)


Ambientata in una casa di riposo di una piccola città slovena, Paradiž esplora le vite intrecciate degli anziani residenti costruendo un mosaico fatto di ricordi che evocano rimpianti, paure e malinconia negli anziani, temi universali legati all’esclusione, l’isolamento, la solitudine, e la salute fisica e mentale. La storia, ispirata a vicende reali, si snoda attraverso un evocativo gioco di maschere alla maniera della commedia dell’arte, offrendo una riflessione intensa e commovente sulla vita e sulle sue occasioni mancate. 


30 APRILE 2026 - TEATRO CAMPLOY (VR)

LA DIFFICILISSIMA STORIA DELLA VITA DI CICCIO SPERANZA (Prosa)


La quotidianità ottusa e patriarcale di una famiglia contadina è regolata dal susseguirsi delle stagioni. Ma anche dalla progressiva voglia di emancipazione del secondogenito Ciccio, sognatore malgrado tutto. Non fosse altro per il suo desiderio di diventare ballerino (con tanto di tutù rosa, che alimenta il pregiudizio), nonostante la stazza imponente.

 


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