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ASPETTANDO RE LEAR
ASPETTANDO RE LEAR
da Willliam Shakespeare
adattamento di Tommaso Mattei
regia di Alessandro Preziosi
materiale in scena: opere di Michelangelo Pistoletto
personaggi e interpreti: Alessandro Preziosi (Re Lear), Nando Paone (Gloster), Roberto Manzi (Kent), Federica Fresco (Cordelia/Matto), Valerio Ameli (Edgar)
abiti di scena Città dell’Arte Fashion B.E.S.T.
direzione creativa Olga Pirazzi, Flavia La Rocca, Tiziano Guardini
musiche Giacomo Vezzani
supervisione artistica Alessandro Maggi
coordinamenti editoriale: Chiara Belliti
grafica: Mauro Luccarini
Ufficio stampa Città dell'Arte: Margherita Cugini
produzione PATO e Teatro Stabile
del Veneto - Teatro Nazionale
"Il caso è l’elemento combinatorio da cui dipende tutto ciò che ha vita, la vita che noi vediamo riflessa nello specchio. Soffermandoci a riflettere di fronte all’opera ci rendiamo conto che il Caos è l’unico ordine possibile.” (M.Pistoletto)
E’ il caso, parola cardine della filosofia pistolettiana, l’artefice dell’incontro tra Michelangelo Pistoletto e Alessandro Preziosi.
Sul palcoscenico ad accompagnare gli attori alcune opere dell'artista, materiali di scena per raccontare il rapporto tra padri e figli, la relazione tra tradizione e innovazione, tra uomo e natura.
I 5 personaggi di “Aspettando Re Lear”, sembrano ereditare e abitare il vuoto che rimane dopo che la tragedia ha fatto il suo corso. Lear è l’incarnazione del patriarca, del monarca e della gloria ormai perduta dell’Europa di oggi. La sua morte denota il fallimento dei sistemi di potere, di cui i nostri personaggi ora abitano le rovine, come sprofondati nel nulla.
Lear ama solo se stesso e la mancanza d’amore che l’ha indotto alla follia. Ma durante la tempesta quel povero re subisce una metamorfosi. La tempesta è il culmine del caos a cui alla fine Lear deve arrendersi, tornando uomo tra gli uomini.