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GIOCANDO CON ORLANDO -ASSOLO
COMUNICATO STAMPA VARIAZIONE SPETTACOLO:
Gentili spettatori, vi informiamo che lo spettacolo "Favola del principe che non sapeva amare" in scena al Teatro Nuovo dal 16 al 21 gennaio è stato sostituito da "Giocando con Orlando - Assolo" con Stefano Accorsi, regia di Marco Baliani. Visto il cambio di programma, gli spettatori che avessero eventualmente già visto Giocando con Orlando, possono richiedere il rimborso del biglietto presso la cassa del teatro ENTRO IL GIORNO DELLA REPLICA SCELTA.
Martedì 16 gennaio alle 20.45 (con repliche fino al 21)prosegue al Nuovo la trentaduesima edizione della rassegna IL GRANDE TEATRO organizzata dal Comune di Verona e dalla Fondazione Atlantide - Teatro Stabile di Verona con Unicredit come main partner, con la casa vinicola Santi come official partner, e in collaborazione con Agsm. In programma una produzione Nuovo Teatro: Giocando con Orlando - Assolo, protagonista Stefano Accorsi con la regia di Marco Baliani, uno spettacolo di “tracce, memorie e letture dall’Orlando furioso di Ludovico Ariosto”. Non va dunque in scena, come annunciato, la Favola del principe che non sapeva amare tratta dal Pentamerone di Giambattista Basile. Anche la Favola (il cui debutto era previsto proprio a Verona) sarebbe stata firmata da Marco Baliani e avrebbe avuto per protagonista Stefano Accorsi. Con Basile si sarebbe così chiusa la trilogia Grandi italiani iniziata col Decameron del Boccaccio (visto nel novembre 2015 al Nuovo) e proseguita con l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto.
Sono gli stessi Accorsi e Baliani (con il produttore Marco Balsamo) a spiegare perché questa Favola non va per il momento in scena:
«C’era una volta… così cominciano le storie. Anche questa nostra Favola del principe che non sapeva amare comincia allo stesso modo e narra di un viaggio esistenziale ricco e profondo, un viaggio di formazione. Solo che questa volta la storia non siamo ancora riusciti a concluderla. Il Tempo tiranno, proprio come accade nella storia, è intervenuto a tarpare le nostre visioni con le sue rigide clessidre. E a pochi giorni dalla prima dello spettacolo non ci siamo sentiti di mostrare agli spettatori un’opera non compiuta. Non compiutamente sentita da noi come avremmo voluto che fosse. Abbiamo così deciso di prenderci altro tempo e di rimandare la nostra narrazione a più lieti giorni. Se il teatro è luogo ove l’invisibile diventa visibile ai sensi, saremo pronti solo quando questo trapasso metamorfico sarà percepibile sulla scena e la Favola vivrà allora nella sua dimensione più autentica, portatrice di segreti e di misteri.
La Compagnia continuerà la tournée prevista per la stagione 2017-18 portando in scena gli altri due spettacoli del progetto Grandi italiani: Giocando con Orlando e Decameron, vizi virtù passioni».